lunedì 6 maggio 2013

Il mondo a Pratola per la festa della Madonna della Libera

Pratola Peligna (Aq), santuario Madonna della Libera
Durante il fine settimana appena trascorso, a Pratola Peligna si è festeggiata la Madonna della Libera, protettrice del nostro paese. Una ricorrenza molto sentita anche dai tanti pratolani emigrati e sparsi per il mondo (come testimonia questo sito internet), che non perdono l'occasione per tornare.

Noi studenti della scuola media "Gabriele Tedeschi" abbiamo voluto dare un piccolo contributo scrivendo pensieri, opinioni, impressioni sui festeggiamenti.

Intercultura, infatti, è parlare della propria cultura dove si possono incontrare tradizioni differenti, come il web. Intercultura è mostrare le proprie tradizioni, accogliendo con rispetto quelle degli altri. Attraverso delle ricerche, abbiamo scoperto che la Madonna della Libera è festeggiata anche in altri paesi. Ci ripromettiamo di approfondire. Intanto, ecco le nostre testimonianze.


Ieri, 5 maggio, a Pratola Peligna c’è stata la festa della Madonna della Libera. Si narra che, durante la peste del 1500, un contadino di nome Fortunato - ritiratosi in campagna, nei pressi di una chiesetta tra Pratola e Sulmona - avesse sognato la Madonna liberatrice. Lo rassicurava dicendogli che l’epidemia sarebbe presto passata. Qui, tre giorni dopo l’apparizione, il contadino trovò un quadro raffigurante la Madonna, chiamata della Libera per via della liberazione dalla peste. Poiché il luogo del ritrovamento era situato tra Sulmona e Pratola, i due paesi iniziarono a litigare. Così il quadro fu messo su un carro trainato da buoi, che presero la direzione di Pratola. Nel posto su cui il carro si fermò, venne costruita una cappella per custodire il quadro. In seguito, con le pietre del monte Morrone, i pratolani realizzarono il santuario che ancora oggi vediamo al centro della piazza principale, dedicata alla Madonna. Durante la festa, che va avanti per tutta la prima e la seconda settimana di maggio, succedono molte cose: ci sono diverse celebrazioni e, il sabato mattina, l’esposizione della statua della Madonna. Il paese si riempie di persone, di bancarelle e di giostre. Molto particolare l’esposizione della statua, ornata di  gioielli, di mantello e di una parrucca fatta con capelli veri. Domenica mattina c’è stata la messa principale, celebrata dal vescovo, monsignor Angelo Spina, e, la sera, la processione. Il paese si è riempito di zii, nonni, amici, parenti emigrati in passato. La festa, infatti, è molto sentita dai pratolani sparsi nel mondo. Ho visto i fuochi d’artificio di sabato sera comodamente dal mio balcone... uno spettacolo stupendo!

Eleonora Critelli
Ogni anno, in questo periodo, a Pratola Peligna si festeggia la Madonna della Libera, che, nel Cinquecento, liberò il paese da una epidemia di peste. Adoro questa festa! Porta qui turisti, pratolani che vivono altrove, bancarelle, giostre e luci, che incorniciano il santuario e il quadro della Madonna.
Lucia di Cioccio

Ogni anno, a Pratola Peligna, durante il primo ed il secondo fine settimana di maggio, festeggiamo la Madonna della Libera. Venerdì la compagnia di Gioia dei Marsi è arrivata a piedi in paese. Secondo il rito tradizionale, i pellegrini si sono avvicinati all’altare del santuario in ginocchio (struscio). Sabato mattina, invece, ho partecipato alla messa e alla processione nel rione Valle Madonna come chierichetto. Domenica abbiamo accolto il vescovo, monsignor Angelo Spina, che ha celebrato la messa. Ha detto anche che l’immagine della Madonna della Libera è stupenda. Domenica pomeriggio, invece, c’è stata la processione con la statua.
Lorenzo Ferrera

Si sono conclusi da qualche ora i momenti più importanti della festa della Madonna della Libera. Sabato 4 maggio, alle 10, c’è stata la celebrazione della messa con l’esposizione della statua... bellissima! Io sono una chierichetta e, con gli altri miei compagni, ho seguito, cantando, la breve processione. Emozionante anche il momento in cui il vescovo, monsignor Angelo Spina, è venuto in paese per salutarci.
Giada Ferrera

Io non sono cattolica e non so molto di questa festa, ma vi ho partecipato ugualmente, accorgendomi che a Pratola la ricorrenza diventa sempre più viva e più bella. Mi piacciono molto le bancarelle e le luci che si accendono di sera, ma anche il momento in cui la statua della Madonna viene portata fuori dalla chiesa. Io, negli scorsi giorni, sono uscita con la mia famiglia. Abbiamo comprato un criceto di nome Fortuna, perché mi ha portato fortuna per tutta la giornata. Ma, tra i nostri acquisti, non sono mancati dei braccialetti, un anello ed una collana per la festa della mamma, che si avvicina. Non mi sono lasciata scappare un giro sulle giostre, che amo tanto. Sabato, dopo le 23, il cielo è stato colorato dai fuochi d’artificio. Io ero già nel letto. I colpi improvvisi mi hanno fatto spaventare.
Alesia Hoxha

Non ho visto la statua della Madonna, ma i fuochi d’artificio sì. Ed è stato davvero emozionante l’arrivo dei pellegrini di Gioia dei Marsi a Pratola dopo un giorno ed oltre trenta chilometri di cammino. Ho trascorso le giornate di festa, libere anche dalla scuola, al Campus e alle giostre.
Miguel Angel Toribio Tejada

 

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